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Nelle arti marziali cinesi, lo sviluppo del combattimento a mani nude e delle armi è andato di pari passo fin dai primordi. Sembra infatti che le prime armi utilizzate in Cina siano state il bastone (Gun) e la lancia (Qiang), molto facili de reperire e/o costruire. Fu solo con la scoperta della metallurgia che si cominciarono a fabbricare armi ben più sofisticate. Fu così che fecero la loro comparsa le prime e rudimentali spade e le sciabole. Allo stesso modo le armi del Taijiquan, ma in particolar modo le tecniche del loro utilizzo, hanno avuto sviluppo in maniera simultanea alle forme a mani nude. Di sicuro quando si parla di armi nel Taijiquan è naturale pensare alla spada dritta (Jian) che è compresa in ogni stile maggiore (Chen, Yang, Sun, Wu).
Le armi più comuni del Taijiquan sono:
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la spada (Jian)
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la sciabola (Dao)
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il bastone (Gun)
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la lancia (Qiang)
Nella simbologia taoista ogni arma (compresa la mano nuda) e associata ad ognuno dei 5 elementi. Quindi:
Ciò significa, secondo il ciclo degli elementi Taoista, che ogni arma batte quella precedente, fino al completamento del ciclo, in cui si ritorna alla mano nuda. In poche parole il vero maestro della mano nuda è capace di battere tutte le armi.
La spada dritta (Jian) è l’acqua, e possiede una lama a doppio filo e alla sua impugnatura è attaccato un “pendaglio” di solito di colore molto acceso, che serve a distrarre l’avversario durante i combattimenti. La Jian è considerata l’arma più nobile delle arti marziali (ed anche del Taijiquan). Di peso molto minore rispetto alla sciabola (Dao), viene utilizzata in maniera molto tecnica ed elegante. La tecnica della Jian si basa sopratutto su affondi e fendenti. Anticamente, in guerra veniva utilizzata dalla cavalleria in quanto l’apprendimento del suo utilizzo era lungo e complesso. Anche per tale motivo chi padroneggia le tecniche della Jian era, ed è, ampiamente riverito come maestro. Nel Taijiquan, come già detto, la spada dritta (Jian) è l’arma principale. Gli stili principali che utilizzano la spada sono il Chen, lo Yang, il Sun e il Wu, oltre che il Wudang Taijiquan.
La sciabola (Dao)è il metallo. E’ un’arma a filo unico ed è considerata “l’arma del soldato”. Storicamente sviluppatasi contemporaneamente alla Jian, la sciabola possiede un lama incurvata, un incavo per permettere al sangue dell’avversario di scorrere via e un “fazzoletto” all’impugnatura che è solitamente di legno e avvolta da una corda di cuoio. Le tecniche utilizzate per il Dao sono meno complesse e impegnative di quelle della spada dritta e più “fisiche”, dato che con il Dao raramente si “trafigge” ma più spesso si “taglia”. Nel Taijiquan, le forme di sciabola sono presenti nello stile Chen e nello stile Yang.
Il bastone lungo (Gun) è il legno. E’ presente in tutte le arti marziali cinesi più famose e diffuse (Shaolinquan, Longquan, Xingiyquan, Wudangquan e altre ancora) compreso il Taijiquan nei suoi stili più diffusi,Yang e Chen. Il Gun è, di solito, un semplice bastone di giunco o di “ligustro cinese” trattato con delle sostanze speciali per aumentarne la resistenza e la flessibilità. Inoltre, durante la lavorazione, viene reso completamente liscio per favorirne l’impugnatura. Può essere di forma perfettamente cilindrica oppure leggermente conica. Le tecniche del Gun sono considerate di base per tutte le armi lunghe del Taijiquan (spada, sciabola, lancia, alabarda) e consistono sopratutto nel “colpire”, nel “battere” e nel “pungere”. Le tecniche di bastone dello stile Yang non sono insegnate pubblicamente, quindi è molto difficile venirne a conoscenza. Nello stile Chen, l’utilizzo del bastone è mediamente diffuso, così come gli insegnamenti delle relative tecniche.
La lancia (Qiang) è il fuoco. E’ molto simile al bastone sia nella forma che nelle tecniche di utilizzo. L’unica differenza (naturalmente) è che la Qiang possiede una punta di metallo e un “ciuffo” a forma di coda di cavallo, necessario (nell’antichità) a non far scorrere il sangue dell’avversario sul bastone e a disorientarlo con movimenti veloci. Come già detto, le tecniche della Qiang sono molto simili a quelle del Gun, ma alle altre si aggiunge il “trafiggere”. Come per il bastone, nel Taijiquan stile Yang, l’insegnamento e le tecniche non sono pubbliche, ma riservate ad allievi selezionati; in tempi moderni l’insegnamento della lancia è stato messo da parte per privilegiare il bastone. Nello stile Chen, l’insegnamento è pubblico ed è molto diffuso negli stili e nelle scuole che privilegiano l’aspetto marziale. Leggendarie sono le storie che si narrano sui maestri di lancia del villaggio di Chenjiagou dove si narra che gli abitanti fossero invincibili grazie alla maestria nell’utilizzo della lancia.
Altre armi largamente utilizzate nel Taijiquan sono l’alabarda (Guan Dao) e il ventaglio (Fan). Tutte armi comunque derivate o simili (a parte il ventaglio) dalle armi principali di cui abbiamo già parlato.
Particolare curiosità suscita l’utilizzo del ventaglio nelle arti marziali. Arma nascosta degli antichi assassini cinesi, il ventaglio marziale era composto da aste di ferro affilate come rasoi, da tela molto resistente e, a volte, da dardi acuminati e avvelenati da lanciare, con un sistema di molle, contro l’ignara vittima. In tempi moderni il ventaglio viene utilizzato in particolari forme di Kung Fu e Taijiquan.
Risorse:
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La sciabola (Dao) in video: lo stile Yang e lo stile Chen
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Il bastone (Gun) in un video di dimostrazione del maestro Chen Zheng Lei (19° generazione Chen Laojia)